La Terapia E.M.D.R. è un trattamento psicoterapeutico utilizzato in tutto il mondo, approvato dall’organizzazione Mondiale della Sanità nel 2013 e dal nostro Ministero della Salute dal 2003.
È un intervento rapido, efficace ed è applicabile dall’infanzia all’età adulta. Oggi, è considerato trattamento di elezione per il disturbo post traumatico da stress (DSPT). Oltre che per questo disturbo viene utilizzato anche per:
- fobie
- attacchi di panico
- disturbo d’ansia generalizzato
- problemi di condotta e di autostima
- lutti complessi
- problemi alimentari
- dolore cronico
In pratica, il trattamento trasforma l’esperienza da emotiva in cognitiva dove si attivano diverse regioni cerebrali e in seduta si identificano gli eventi che hanno contribuito a sviluppare il sintomo (ansia, panico).
EMDR significa “desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari” (Eye Movement Desensitization and Reprocessing).
Inizialmente concepito per dare sollievo al disagio provocato da ricordi di eventi particolarmente traumatici, l’EMDR ha subito negli anni una evoluzione che lo ha portato a diventare un approccio psicoterapeutico di più ampia applicazione, assai efficace nel trattamento di una vasta gamma di patologie e disturbi psicologici.
Concettualmente, l’EMDR poggia sul modello AIP (Adaptive Information Processing – Elaborazione Adattiva dell’Informazione) di Francine Shapiro, che postula tre principi:
1) Esiste un naturale sistema di elaborazione delle informazioni che permette all’uomo di riorganizzare le sue risposte agli eventi disturbanti, passando da uno stato di squilibrio disfunzionale a uno di risoluzione adattiva (adaptive resolution).
2) Un evento traumatico o uno stato di stress persistente durante una fase di sviluppo può disgregare questo naturale sistema di elaborazione delle informazioni.
3) La combinazione tra gli elementi del protocollo standard EMDR e la stimolazione bilaterale ristabilisce l’equilibrio nel sistema causando una ripresa dell’elaborazione delle informazioni che porta alla normale risoluzione adattiva.
Nella prospettiva dell’EMDR i disturbi che spingono il paziente a richiedere una psicoterapia sono causati da informazioni immagazzinate nella memoria (ricordi) in modo disfunzionale.
Il terapeuta EMDR non si concentra dunque sul sintomo/evento odierno, ma sul ricordo inteso come informazione male immagazzinata (immagini, suoni, odori, emozioni, sensazioni e ciò che l’evento ci insegna su di noi e sul mondo) ottenendo un sollievo dei sintomi come conseguenza del lavoro su ciò che dà loro origine.